Le cose sembrano andare meglio quando conosce un artista più giovane
di nome Nathan ma l'attrazione e il desiderio di farlo entrare nella sua
vita porta con sé un fardello, per quanto lieve, che Ed non riesce a
decidere se può o vuole sopportare. Il fatto stesso di essere attratto dagli uomini gli pesa, infatti in una scena sul pullman dove subiscono un attacco omofobo da parte di alcune donne, non riesce a difendere Nathan e la propria dignità, come si aspetterebbe il compagno.
Sembra che a Ed pesi tutto della sua vita.
Ed entra in crisi quando tornando una sera a casa e succede qualcosa oltre l'atteggiamento di amicizia fraterna che ha con la sua coinquilina Elisa. Da qui è tutto in declino. Ed comincia a conoscersi; è costretto a prendere in considerazione i sentimenti degli altri e i propri sentimenti e desideri e non si rivela affatto un percorso indolore.
Il regista Tom Shkolnik, usa inquadrature lunghe, che indugiano su particolari del quotidiano a volte persino ridondanti che rendono lo svolgersi della storia un po' lento e pesante. Altri momenti invece scorrono fin troppo rapidi per capire bene che succede e in generale la sensazione che si prova è di straniamento, specie nella prima metà del film.
Se non ci si concentra è facile perdere il filo, nella prima mezz'ora, ma riflettendoci appare una metafora perfettamente calzante. Il londinese che si dibatte nelle sfide di oggi senza uno scopo preciso, è un uomo che ha superato l'età dei sogni e delle speranze eppure non sa ancora chi è né cosa vuole dalla vita e guarda il mondo con un occhio distaccato e disilluso.
La magia di questo film, secondo me, è che dopo un po', quando cominci a entrare nel vivo della storia, la telecamera che prima ti escludeva, tende a inglobarti sempre di più. La distanza che prima provavi dal protagonista, il fastidio per i suoi atteggiamenti, si riduce senza che te ne accorga e ti ritrovi più vicino a lui di quanto vorresti.
Alla fine ti impregni della stessa malinconia di Ed. Ti solleva leggermente il finale, autoindulgente come questi millenial senza prospettive che siamo noi. Questo film mi è piaciuto a fotogrammi, non mi è piaciuto nella sua interezza.
The Comedian è un film d'autore che può piacerti a seconda del periodo della vita in cui ti trovi.