lunedì 16 gennaio 2017

King Cobra (2016)

Basato sulla storia vera dell'attore porno gay Brent Corrigan, narra dei fatti che portarono all'omicidio del suo primo produttore architettato da due produttori amatoriali rivali che non si fanno scrupoli pur di avere la stella nascente nei loro film.

Ora, siamo sinceri. Non è un gran film, di quelli che ti stupiscono con una trama incalzante e favolosi effetti speciali. È abbastanza lineare.
Un produttore di mezza età con la passione per i twink scopre Brent, un ragazzino senza arte né parte con il sogno di dirigere film e comincia a fare un sacco di soldi grazie a lui, vendendo i suoi video porno, ma lo tratta come una sua proprietà, quasi uno schiavo e presto il ragazzo si stanca di dover sottostare alle ridicole condizioni contrattuali che ha accettato quando era ancora minorenne e ingenuo su come va il mondo.

Una storia già sentita, scontata, diciamo banale, non fosse per l'omicidio.

L'unico punto veramente a favore di questo film sono le scene hot, molto, molto hot, che trattandosi di una storia sul porno non potevano che essere esplosive. E James Franco. Migliaia di cuoricini mi sprizzano dagli occhi vedendo James insieme al suo amante Harlowe. Chi dice di non amare James Franco è un pessimo bugiardo.

Il personaggio del protagonista e il suo percorso da timido e impacciato ragazzino di provincia che cerca la sua strada a spregiudicato porno attore e regista che lavora per costruire un impero intorno al suo marchio ha i suoi punti di interesse. Si ama Brent, non per quello che fa, ma per quello che è.


Commette degli errori, si invischia in situazioni difficili, ma di certo non è un assassino, e non è una persona che, attratta dai soldi facili, ha dimenticato la sua integrità.

Tutto sommato, questo film resta abbastanza mediocre, per i miei gusti.

A parte per le scene hot. L'ho già detto?

Assolutamente non consigliato ai deboli di cuore.


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