martedì 5 aprile 2016

Ai no kotodama - Il linguaggio incantato dell'amore.

A volte la mia ingenuità sfiora picchi imbarazzanti. Era ovvio che ci fosse il manga! Quasi tutti i live-action giapponesi sono tratti da qualche manga, allora benedetta Keiko Konno che mi ha fatta innamorare un'altra volta (perché adesso dovrò leggermelo              
                                         
Bhuahahahahaha        o(>.>)o   ....hihihihihi (questo film mi fa regredire a uno stadio primordiale da quanto è bello!)


Ai no kotodama, che vuol dire più o meno le parole 'magiche' (nel senso che le parole sono pregne di potenza mistica)  dell'amore è la storia di due ragazzi che vivono insieme. In apparenza felici (io li trovo bellissimi entrambi, soprattutto Shinya), finché la gelosia non ci si mette di mezzo sotto forma di una bella e simpatica ragazza loro ex - compagna di scuola.



Momento edu

* kotodama *

Nel Giappone antico si credeva che nelle parole, soprattutto nei nomi, ci fosse del potere mistico (non è una credenza molto lontana da quelle di oggi diffuse anche da noi, facciamo le corna tanto per dirne una). L'imperatore che era un discendente diretto della divinità pronunciava parole di benevolenza verso la tua terra e il suo popolo e in questo modo si credeva che assolvesse la sua funzione di protettore, proprio perché nelle parole c'è il potere, quelle pronunciate da un semi-dio erano ancora più potenti.
Ma non c'entra molto con la live-action, dai, andate su youtube :D


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